Rahm Philippe

"Io credo che gli oggetti non abbiano confini precisi, credo che siano in continua, strettissima connessione con noi: che in qualche modo noi siamo dentro le cose, in una sorta di fusione con esse. Il mio design, la mia architettura, si concentrano su «componenti» di oggetti ed esseri umani che rimangono invisibili, lavoro sull’aria attorno ai corpi e alle superfici, sulle temperature, gli odori, aspetti che riguardano l’interazione tra i soggetti e gli spazi, senza necessariamente essere legati alla forma, a ciò che si vede. Credo che il design debba divenire capace di creare un ambiente «confezionandone» il clima, determinandone l’atmosfera nel senso chimico della parola. Sviluppo un discorso legato ad ecologia e sostenibilità, da un lato lavorando in questo modo sottile, direi «sensuale», dall’altro mettendo a punto strumenti espliciti che limitino, per quanto possibile, i disastri ambientali dovuti all’effetto serra e all’inquinamento."

Installazione a Rovereto Giugno/Luglio 2008